La ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli, è giunta nel pomeriggio a Venezia, nella sede del Provveditorato alle opere pubbliche per il Triveneto, dove è in programma una riunione operativa legata al funzionamento del Mose. Alla riunione, assieme a De Micheli, partecipano la provveditrice Cinzia Zincone, il commissario per il completamento dell’opera, Elisabetta Spitz, e il prefetto di Venezia, Vittorio Zappalorto. Al termine dell’incontro tecnico, il ministro è atteso per una visita alla control room del Mose.
Agenzia per Venezia è struttura equilibrata. Verrà costruita parallelamente alla conclusione dell’opera
Quello dell’Agenzia per Venezia “è un disegno che era già stato abbastanza condiviso a livello locale, e che ha preso forma nei tempi che è abbiamo ritenuto più corretti per riuscire ad arrivare per tempo. Adesso ci sarà la discussione parlamentare”. Lo ha affermato a Venezia la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, al termine della riunione operativa sul Mose svoltasi al Provveditorato alle opere pubbliche. “Credo – ha proseguito De Micheli – che come organizzazione sia molto equilibrata, sia sul fronte di poter utilizzare tutte le intelligenze e le competenze che qui avete formato grazie al percorso fatto, sia tenendo insieme tutti gli Enti locali e tutte le pubbliche amministrazioni che hanno un ruolo nella gestione del Mose. Tenete conto – ha puntualizzato – che per costituire un’autorità di questo tipo, con tutti i permessi e le autorizzazioni che ci vogliono solo per gli Statuti, ci vorrà del tempo, circa un anno. Nel frattempo, parallelamente alla realizzazione delle opere e alla fase finale della costruzione del Mose, noi avremo la possibilità di costruire l’Autorità e di dotarla del personale e delle competenze necessarie”.
Sulla rappresentanza delle istituzione e delle pubbliche amministrazioni, secondo De Micheli “se siamo tutti coinvolti fin dal primo momento nelle scelte, diventa più facile prenderle. Questa discussione sono anni che andava avanti in questa città, e credo che il Governo ha la responsabilità di prendere delle decisioni. Il Parlamento attuerà il suo ruolo. Credo che decidere sia un segno della capacità della democrazia di arrivare dopo una lunga discussione a dare delle risposte”, ha concluso. (ANSA).