L’Italia si sta avvicinando alla Fase 2 con la ripartenza di molte attività produttive, ma i cantieri del Mose non si sono mai fermati nonostante le difficoltà legate all’emergenza sanitaria per il contenimento della pandemia da Covid-19 e le difficoltà di arrivo dei materiali in cantiere. Il Commissario Straordinario, arch. Elisabetta Spitz, ha richiamato l’importanza nazionale dell’opera chiedendo al Consorzio Venezia Nuova lo sforzo necessario alla prosecuzione delle opere.
Per affrontare questa impegnativa sfida è stato prontamente integrato il piano della sicurezza nei cantieri ed stata rivista la logistica e l’organizzazione del lavoro. Si è provveduto per adempiere a tutte le prescrizioni dettate dai DPCM, avendo ben chiara la priorità della salute degli operai: sono stati individuati i locali destinati alle maestranze che durante il lavoro dovessero evidenziare sintomi di malessere, raddoppiati spogliatoi e servizi igienici, riorganizzati i turni di mensa e la filiera produttiva in modo da garantire sempre la distanza di sicurezza tra gli operai, prontamente dotati di tutti i dispositivi di sicurezza necessari.
Il rallentamento dell’arrivo di materie prime, in particolare nella filiera meccanica, dovuto al fermo della produzione nel paese, è stato affrontato privilegiando le lavorazioni che avevano già le forniture in cantiere e sommandogli attività di manutenzione conservativa.
L’impegno delle squadre preposte al sollevamento delle barriere, che hanno lavorato nonostante condizioni poco agevoli, ha consentito il 31 marzo e 1 aprile scorsi di effettuare con successo il sollevamento in due tranches delle 18 paratoie mobili di Chioggia, per la prima volta in condizioni meteo avverse, e ora si sta lavorando per poter effettuare a fine maggio un test contemporaneamente sulle due bocche di Chioggia e Malamocco.
In questi giorni, grazie ad un protocollo d’intesa in via di sottoscrizione tra il Commissario Straordinario e il Ministero della Difesa, si è iniziata l’installazione anche di un ponte radio provvisorio che consentirà le comunicazioni dati e voce tra tutte le bocche, in attesa che venga realizzato il collegamento primario in fibra. Grazie a questo ponte radio si potranno eseguire in sicurezza i sollevamenti simultanei delle barriere, in particolare il primo test di sollevamento di tutte le dighe mobili in contemporanea alle tre bocche di porto previsto per fine giugno.
La data di consegna del Mose è confermata per il 31 dicembre 2021, ma la riformulazione del cronoprogramma di alcune lavorazioni, voluta dal Commissario Straordinario, potrà garantire il sollevamento delle paratoie in caso di maree eccezionali già dal prossimo autunno.