Venezia, 3 febbraio 2023 – “Il Mose è la più grande infrastruttura italiana, funziona e sta cambiando il contesto del territorio”: il Commissario Straordinario del Mose, Elisabetta Spitz, intervenendo al Forum sulla Sostenibilità organizzato da Fortune Italia a Venezia, ha sottolineato l’importanza di un’opera unica al mondo in grado di difendere la città millenaria e la sua laguna dai cambiamenti climatici.  Un tema cruciale, questo, affrontato nei tre giorni di dibattiti che si sono svolti nell’ambito del progetto ‘Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità’, palcoscenico ideale per promuovere modelli ambientali, economici e sociali per lo sviluppo sostenibile globale.

 

A discutere di sostenibilità e di rigenerazione urbana si sono alternati sul palco Benno Albrecht, Rettore dello Iuav, Massimo Gambardella, direttore regionale dell’agenzia del demanio e Patricia Viel, Ceo Acpv Architects Citterio Viel. Fortune Italia ha richiamato tutti a un maggior rispetto dei programmi nazionali, europei e internazionali per la neutralità climatica e, ancor di più, che transizione energetica e sicurezza economica siano concetti inscindibili in termini di politica estera e industriale.

 

“Oggi Venezia è l’unica città al mondo che ha realizzato la salvaguardia di se stessa – ha chiarito il Commissario Straordinario – Questo è il grande valore del Mose. Un’infrastruttura che non poteva che essere realizzata con risorse pubbliche per l’importanza dell’opera e per la sua ricaduta sul territorio”.

 

La città ne sta beneficiando in termini economici: da quando il Mose è entrato in funzione e la città resta all’asciutto si sono valorizzati gli appartamenti al piano terra, i commercianti non rischiano di buttare via la merce, gli albergatori non subiscono più le disdette a causa dell’acqua alta. Tutta l’economia della laguna è legata al Mose: il Porto, il traffico commerciale, i pescherecci e anche il turismo.

 

In ambito di rigenerazione urbana e sostenibilità il Mose sta facendo la sua parte. Capitolo a parte è la governance di un’opera così importante: “affinché funzioni correttamente – ha affermato il Commissario Spitz – è indispensabile usare pesi e contrappesi tra pubblico e privato. Lasciamo fare al privato quello che sa fare nell’esecuzione dell’opera, ma lo Stato deve controllare e vigilare”.