Promuovere e divulgare la conoscenza del sistema MoSE tra gli studenti universitari è l’obiettivo di un progetto scientifico che prevede lo studio approfondito della più grande opera ingegneristica italiana, il Modulo Sperimentale Elettromeccanico, realizzata per difendere la città di Venezia e il territorio lagunare dal fenomeno dell’acqua alta.

Grazie al protocollo d’intesa, siglato oggi presso il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili dal Ministro Prof. Enrico Giovannini, dal Commissario Straordinario per il MoSE Arch. Elisabetta Spitz, dal Commissario Liquidatore del Consorzio Venezia Nuova Dott. Massimo Miani, dalla Rettrice Tiziana Lippiello dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dal Rettore Benno Albrecht dell’ Università Iuav di Venezia, gli studenti degli Atenei veneziani potranno approfondire le problematiche connesse alla protezione dell’ambiente e dei fragili ecosistemi della laguna dai cambiamenti climatici.

 

“Si tratta di un progetto innovativo per la conoscenza di un sistema ingegneristico ad alta tecnologia unico al mondo”, sottolinea il Ministro Enrico Giovannini, “che consentirà di coinvolgere le giovani generazioni su un’opera che riguarda molti aspetti interconnessi, tra cui l’innovazione tecnologica al servizio della salvaguardia degli ecosistemi marini e terrestri, culturali e paesaggistici oltre quelli sociali delle comunità che vivono nella laguna di Venezia. Il programma formativo – aggiunge Giovannini – fa parte di una campagna più ampia volta a valorizzare un’opera di ingegneria italiana unica in tutto il mondo, che ha già dimostrato la sua efficacia per salvaguardare un patrimonio culturale e naturale mondiale come Venezia e la sua laguna”.

 

Durante l’incontro, si è inoltre condiviso che, del programma di avviamento dell’opera, faranno parte progetti di ricerca partecipati con le università finalizzati a valutare gli impatti sulla laguna e sul suo ecosistema.