Venezia, 31 agosto 2023 – Il MoSE proteggerà Venezia e la sua laguna per i prossimi 100 anni. A confermarlo è lo studio effettuato dall’Institut de la Corrosion di Brest commissionato da Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario per il MoSE, con l’obiettivo di determinare la durata nel tempo dei tensionatori, uniche parti meccaniche dell’opera ad essere state corrose in minima parte dopo 13 anni ed esclusivamente nella barriera di Treporti.

Il “Piano globale di studio e ispezione per la determinazione del ciclo di vita dei tensionatori del Mose” è stato illustrato oggi dal direttore dell’Istituto, il prof. Nicolas Larché, al Provveditore interregionale per le Opere Pubbliche di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, Tommaso Colabufo, al Commissario liquidatore del Consorzio Venezia Nuova, Massimo Miani, e ai rappresentanti di Fincantieri.

L’analisi è stata eseguita su tutti i tensionatori di ogni bocca di porto e rispetto alle indagini precedenti, basate esclusivamente su modelli teorici, sono state eseguite prove di laboratorio specifiche di meccanica di frattura su campioni prelevati in sede. I modelli di calcolo sono stati applicati su dati reali, dunque, e non attingendo a dati di letteratura scientifica.

Le ispezioni e le misurazioni sul campo hanno permesso di prevedere il ciclo di vita e stabilire la strategia di manutenzione, confermando l’affidabilità delle procedure già avviate: il condizionamento delle gallerie e l’applicazione del grasso riducono drasticamente l’attacco corrosivo alimentato dall’acqua. Hanno dato esito positivo anche le prove per determinare l’andamento delle curve di propagazione dei difetti nel tempo eseguite sotto sforzo durante i sollevamenti.

Nel corso delle ispezioni, inoltre, sono stati installati dei sensori di corrosione atmosferica in punti strategici e in particolare all’interno dei carter e vicino agli elementi più corrosi, ottimizzando così le stime sul ciclo di vita.

Coerentemente con quanto riportato nella relazione conclusiva, le proprietà meccaniche e di fatica dell’acciaio sono state caratterizzate da prove di trazione, durezza e misurazione della crescita delle fessure sotto sforzo. I risultati ottenuti sono stati implementati nel modello analitico per stimare l’estensione della fessura dopo 100 anni di servizio. Sia in condizioni operative normali, sia in condizioni di carico e frequenza più elevati non è stata ottenuta alcuna crescita significativa di difetti da corrosione.

 

Con il ciclo manutentivo ordinario e straordinario, impostato già nelle ispezioni precedenti, la modesta corrosione individuata sui tensionatori non inficia il funzionamento del Mose per i prossimi 100 anni.

“L’incontro di oggi – dichiara Elisabetta Spitz, Commissario Straordinario per il MoSE – ha dato modo a chi gestisce l’opera di avere una strada tracciata e procedure da eseguire nel tempo seguendo i suggerimenti degli esperti dell’Institut della Corrosion, eccellenza europea del settore. I risultati dello studio sono stati rassicuranti e ci spingono a ritenere che, con una accurata manutenzione delle paratoie e delle parti meccaniche più esposte, il MoSE tutelerà la laguna dai cambiamenti climatici molto a lungo”.