Milano, 20 maggio 2024 – Il Mose come modello di difesa del territorio è stato protagonista del dibattito che si è svolto nell’ambito del convegno “Acqua e global cities: trasformare i rischi in opportunità nella gestione dell’Oro blu” organizzato dall’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale).
Un nuovo approccio alla gestione dell’acqua in uno scenario di cambiamenti climatici, precipitazioni devastanti, scioglimento dei ghiacciai sono stati i temi dell’approfondimento che ha visito la partecipazione del Commissario straordinario per il Mose, Elisabetta Spitz.
Il Commissario Spitz ha illustrato lo straordinario impegno dello Stato nella difesa di Venezia, città millenaria patrimonio dell’umanità, sottolineando come il Mose sia un sistema unico al mondo, realizzato dall’ingegneria italiana: “è una barriera verticale che non ha impatto sul paesaggio, perché quando non è in azione resta sott’acqua ed è uno strumento flessibile perché può essere sollevato parzialmente grazie al contributo di sistemi di previsione metereologica sempre più precisi ed evoluti”. Sono state molte, ha concluso il Commissario Spitz, le delegazioni di paesi europei e non europei venute a studiare l’infrastruttura confermando come il Mose sia “di esempio e di stimolo nella tutela delle zone più a rischio di tutto il pianeta”.